DALLE ARMI ALLA MUSICA

“Muovere le persone dalle pistole alla musica”. E' quello in cui crede e spera un emittente televisiva afghana, la Tolo TV, che trasmette Afghan Star, una sorta di X-Factor all'afgana seguita da un terzo della popolazione del Paese. I partecipanti sono meno patinati dei nostri e la giuria, composta da 2000 persone tra cui 3 donne, non litiga e critica per la maggior parte del tempo, ma e
sprimono la loro preferenza tramite un voto con il cellulare. Per alcuni di loro questa è la prima vera espressione di democrazia: un uomo o una donna equivale a un voto, senza distinzioni di genere, di età e di etnia.

Ma in un paese tormentato come l'Afghanistan, anche la musica è controversa.

Considerata sacrilega dai Mujaheddin e bandita dai taliban fino al 2001 (era persino vietato cantare in pubblico), la musica è diventata il simbolo della libertà per i giovani.

Da questo programma è nato un documentario, che segue le vicende tormentose di quattro partecipanti la cui strada prende una piega pericolosa dopo che Setara, una giovane ragazza di Herat si toglie il velo e balla durante la sua esibizione. Ora vive costantemente nascosta e teme per la sua vita e per il futuro del programma.


Al Sundance 2009, ha vinto il Premio per il Miglior Documentarista al Mondo ed il Premio del Pubblico al Miglior Documentario al Mondo.
A ottobre è stato candidato agli Oscar 2010 nella categoria Miglior Film in Lingua Straniera come documentario inglese.

La musica può insegnare la democrazia?


Per saperne di più: sito - trailer

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